L’app si pone l’obbiettivo di ridurre dell’80% i resi degli acquisti online
I siti web già usavano la tecnologia di imaging 3D e altri vari tools per permettere alle persone di provare virtualmente i vestiti. Ma i resi rimangono un problema per i rivenditori d’abbigliamento e per l’ecosistema.Secondo diversi rapporti, quasi due terzi dei clienti online rispedisce indietro il prodotto, e la probabilità di reso su un acquisto può raggiungere il 40%. Ciò succede non solo perché alcuni prodotti sono di scarsa qualità o difettosi, ma soprattutto perché i consumatori fanno fatica a trovare la taglia giusta online.
Come risultato, replicano il processo che attuerebbero nel punto vendita fisico, trasformando la camera da letto in un camerino di un negozio, ordinando diverse taglie e colori. Il problema è che i resi gratuiti costano molto ai rivenditori e all’ecosistema.
ISizeYou punta a risolvere questo problema agendo come un sarto virtuale e misurando quindi il corpo dell’utente, così che sia più facile scegliere la giusta taglia quando si compra online.
L’app, finanziata con la somma di un milione di euro (1,23 milioni di dollari) dal progetto europeo Morpheos, è stata sviluppata congiuntamente dall’Istituto di Ricerca Tessile e Cooperazione Industriale (Intexter) dell’UPC, dalle aziende iDeal e Holonix, dall’industria manifatturiera italiana di Piacenza e dalla Technical University di Monaco, nonché l’Istituto Spagnolo di Tecnologia della Lavorazione dei Metalli, Mobili, Legno, Imballaggi e Industrie Connesse, AIDIMME.
Lo sviluppo dell’app è iniziato nel Gennaio del 2017, con la prima versione rilasciata a Gennaio 2018 per iPhone e Android. “L’app analizza un paio di foto caricate dall’utente e calcola una serie di misurazioni in due dimensioni, che gli consentono di stabilire il morfotipo della persona e quindi estrapolare altre dimensioni in 3D, dice a ZDNet José Antonio Tornero, ricercatore presso Intexter e coordinatore del progetto. Una volta che l’utente ha scaricato la app, ha effetuato il login e ha inserito il proprio peso e altezza, l’app provvede a creare il profilo della taglia ideale con le foto che l’utente carica. Dopodiché, visitando uno store che utilizza l’app, ad esempio Piacenza Cashmere, questo saprà automaticamente la taglia più adatta dell’articolo scelto dall’utente.
Tuttavia, poiché ISizeYou è ancora in beta, il processo richiede pazienza. Fare la foto può richiedere tempo siccome è necessario vestirsi con abiti neri e aderenti, inclusi i calzini. Inoltre non ci si può fare la foto da soli con l’autoscatto, che potrebbe falsare le misurazioni, ma è necessario che la faccio qualcun altro.
Ultimo ma non meno importante, si possono verificare errori durante il contouring del corpo e il caricamento delle immagini. Questi errori, naturalmente, possono creare difficoltà con le successive visite agli store online. Ma i ricercatori stanno lavorando duramente per migliorare la precisione.
“È vero che per adesso l’app funziona molto meglio per gli uomini e con Piacenza. Ma stiamo lavorando per risolvere questi problemi e per integrare aspetti soggettivi come le preferenze dell’acquirente nell’abbigliamento (se più attillato o oversize ad esempio),” afferma Tornero. “Stiamo anche provando ad informarci dall’utilizzo da parte dell’acquirente dell’app, attraverso tecniche di apprendimento automatico”, ha aggiunto.
Tornero crede che il software possa ridurre dell’80% fondamentalmente i resi dei vestiti ai rivenditori online e i costi relativi. Attualmente, nel settore della moda europea, la percentuale di resi è del 40%, dice. Tuttavia Marc carpio, direttore vendite presso Vente-Privée/Privalia Spagna, considera la taglia solo una parte del problema.
Dalla loro parte, i partner di ISizeyou stanno cercando di coinvolgere più negozi online nel progetto e si aspettano che il sistema funzioni in altri settori in cui le misurazioni sono un fattore chiave, come i mobili o l’industria automobilistica.